È l’anno del clima: l’Italia al centro delle questioni globali

Il 2021 sarà un anno cruciale sotto molti punti di vista. La complessa gestione della campagna vaccinale rappresenta un passo fondamentale verso l’uscita dalla crisi sanitaria ed economica internazionale, ma è solo uno dei primi di un percorso lungo e complesso. La crisi attuale impone a tutti i governi di andare oltre la pandemia e affrontare tutte le sfide che segneranno il futuro delle prossime generazioni, dai cambiamenti climatici allo sviluppo dell’innovazione.

Per questa ragione i vertici internazionali che l’Italia si appresta ad ospitare quest’anno saranno ancora più strategici. Il nostro Paese sarà infatti, ancora più del solito, al centro delle questioni globali: oltre a presiedere il G20 (le cui parole chiave saranno “People”, “Planet”, “Prosperity”), a maggio, in collaborazione con la Commissione Europea, ospiterà il Global Health Summit e in autunno assieme al Regno Unito co-organizzerà la COP26, la ventiseiesima conferenza mondiale sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite. Un appuntamento, quest’ultimo, su cui tutti hanno gli occhi puntati anche a seguito della decisione di Joe Biden, a una manciata di ore dall’insediamento, di far rientrare gli Stati Uniti nell’accordo di Parigi. I numeri parlano chiaro, il cambiamento climatico è diventato un’emergenza climatica, ed in quanto tale, per essere affrontata necessita del contributo di tutti: governi nazionali, istituzioni, cittadini, imprese, media.

Il primo ministro inglese Boris Johnson, che ospiterà la COP26 a Glasgow il prossimo novembre, ha detto di “non vedere l’ora di lavorare con gli USA nella protezione del pianeta” e che il vertice sarà “un’opportunità unica per intensificare la cooperazione” tra Italia e Regno Unito “sulle priorità condivise, cementare i legami internazionali su dossier come la ripresa economica post pandemia e gli sforzi per contrastare i cambiamenti climatici e garantire un pianeta più prospero“.

Sforzi che, come ha affermato sulle pagine del Sole 24Ore l’ambasciatore britannico in Italia, Jill Morris, rappresentano “una strada obbligata per ricostruire il futuro, attraverso nuove politiche e investimenti in settori strategici, che favoriscano lo sviluppo di soluzioni innovative e sostenibili dal punto di vista economico, ambientale e sociale. Sono fiduciosa – ha sottolineato – che Regno Unito e Italia sapranno guidare la comunità internazionale nella ricostruzione del nostro futuro a partire dalle prossime settimane, per un anno che siamo determinati a voler far ricordare come quello in cui ci siamo rialzati, insieme”.

Principal Partner e Media Partner della COP26sarà il Gruppo Skyche, oltre a sottoscrivere nuove linee guida di sostenibilità per tutte le proprie produzioni, ha deciso di sostenere il vertice sui cambiamenti climatici, lavorando a fianco di tutti i policy maker dei vari Paesi per contribuire al successo di un evento così ambizioso. La media company di casa Comcast, molto attenta all’emergenza climatica e ambientale, utilizzerà la propria voce per sensibilizzare e promuovere iniziative che affrontino il tema del climate change e raggiungere l’obiettivo delle emissioni zero. Un obiettivo che l’azienda, attraverso la campagna “Sky Zero” lanciata lo scorso anno, si è impegnata a raggiungere entro il 2030 sottoscrivendo anche nuove linee guida di sostenibilità per tutte le proprie produzioni.

“Le aziende – ha affermato il presidente della Cop26, Alok Sharma – devono svolgere un ruolo chiave durante il vertice e nella ricostruzione di un ambiente più verde, sono quindi felice di dare il benvenuto a Sky come Principal Partner del COP26. La loro campagna Sky Zero mostra quanto siano determinati ad intraprendere azioni significative per il futuro del nostro pianeta e non vedo l’ora di lavorare insieme”.

“A Sky – ha sottolineato Jeremy Darroch, Executive Chairman Sky – crediamo che la nostra voce possa svolgere un ruolo fondamentale nell’incoraggiare i nostri clienti, partner e colleghi del settore a costruire un mondo migliore, perché sono le azioni delle aziende, del governo e dei singoli che definiranno la nostra generazione. Spero che i nuovi importanti impegni ambientali di Sky possano stimolare gli altri verso la transizione alle emissioni zero”.

Anche l’Italia, in qualità di co-organizzatore, farà la sua parte. È per questo che poche settimane fa Sky Italia ha annunciato anche la sottoscrizione di un protocollo di intesa Sky Italia – Ministero dell’Ambiente, per promuovere iniziative di comunicazione e attività in vista dei grandi appuntamenti internazionali di cui l’Italia sarà protagonista. Su tutti la COP26 e suoi eventi preparatori, Youth Cop26 e Pre-Cop, che si svolgeranno il prossimo autunno.

“Sarà un anno impegnativo in cui tutti gli attori internazionali, Italia in testa, saranno chiamati a prendere decisioni importanti per la lotta ai cambiamenti climatici e a coinvolgere i cittadini sulle tematiche chiave per la tutela dell’ambiente. Si tratta di una sfida importante per tutti noi”, ha commentato Sergio Costa, che da ministro dell’Ambiente ha siglato la partnership.

Di business responsabile ha parlato anche Maximo Ibarra, CEO di Sky Italia, secondo il quale “i grandi appuntamenti internazionali che vedono l’Italia protagonista rappresentano un’occasione straordinaria per far crescere l’attenzione su tutto ciò che è necessario fare per avviare finalmente un percorso virtuoso“.

Un percorso virtuoso che nasce dalla sensibilizzazione, ma soprattutto da azioni concrete. Le aziende possono giocare un ruolo fondamentale per essere protagoniste sociali anche nella gestione del proprio business, attraverso nuovi modelli di operatività che permettano loro di generare valore per i propri interlocutori e avere un impatto positivo sull’ambiente.