La crisi di governo 2021. Palla al PD: soluzioni, scenari, il ruolo di “Base Riformista”

La parlamentarizzazione della crisi, decisa ieri dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, rappresenta il primo importante snodo di questa convulsa fase politica.

FBLab ha esaminato le soluzioni governative al momento più quotate e i potenziali ostacoli alla loro affermazione. Le soluzioni governative in esame sono: il «Conte III», col sostegno dei cosiddetti responsabili e l’estromissione di Renzi; il «Franceschini I» (o a guida di un altro esponente dell’attuale «maggioranza»); col sostegno di Italia Viva e l’estromissione di Conte.

I due scenari alternativi che ne potrebbero scaturire, in occasione delle comunicazioni sulla situazione politica su cui verrà posta la questione di fiducia, calendarizzate per lunedì alla Camera e martedì al Senato, hanno per protagonista il Partito Democratico e «Base Riformista»: l’influente area interna degli ex renziani, capeggiata dal ministro Lorenzo Guerini e dal deputato Luca Lotti.

Mentre per il Movimento 5 Stelle la prosecuzione dell’esperienza contiana, col sostegno dei cosiddetti responsabili e l’estromissione di Italia Viva, rappresenta la soluzione preferibile, lo stesso non può necessariamente dirsi per l’intero PD. Per «Base Riformista», in particolare, sostenere il siffatto «Conte III» ha il vantaggio, sul breve termine, di migliorare i rapporti di forza interni, fungendo da corrente di approdo per gli esponenti di Italia Viva che presumibilmente farebbero ritorno al PD; sul medio termine, invece, marginalizzare Renzi, rischia di risultare controproducente, dal momento che tanto in termini programmatici quanto in termini di leadership il profilo di questa corrente risulta, di fatto, ancora oggi, legato a Renzi e alla stagione che lo ha visto protagonista. Marginalizzare Renzi rischia di diminuire cioè l’incisività politica di «Base Riformista».

Ne conseguirebbe, a logica, che «Base Riformista» ostacoli, in termini politici, la determinazione di quelle condizioni necessarie alla costruzione di una nuova maggioranza in favore del «Conte III», col sostegno dei cosiddetti responsabili e l’estromissione di Renzi. Un sacrificio, quello di Conte, che produrrebbe le condizioni migliori per addivenire ad un governo «Franceschini I», col sostegno di Italia Viva. A questo punto, infatti, il Movimento 5 Stelle potrebbe obtorto collo convergere su questa soluzione, che viene invece scartata in prima battuta per timore di pesanti contraccolpi interni.

Lo scenario, ritenuto più plausibile in queste ore, è invece un altro e rimanda alla formazione del «Conte III», col sostegno dei cosiddetti responsabili e tra – gli altri – della stessa «Base Riformista», secondo l’anzidetta logica tattica di breve termine. Renzi e Italia Viva andrebbero così all’opposizione.