Disegnare campagne oggi è un processo che passa necessariamente da un’impostazione strategica che preveda l’utilizzo di professionalità diverse rispetto al passato. L’ecosistema in cui si muovono i policy maker, i media, gli influenti e i soggetti politici, ha subito infatti una radicale trasformazione, ben descritta dall’amministratore delegato del New York Times, Mark Thompson, nel suo recente e discusso libro «La fine del dibattito pubblico».
Si tratta di un cambiamento complesso che ha numerose chiavi di lettura e concause: il crescente rilievo dei social network; l’aumento del peso specifico di influencer, opinion leader ed in generale del traffico informativo cui siamo soggetti; la declinante centralità dei colossi editoriali; la perdita di autorevolezza delle élite. Tutti questi fenomeni hanno prodotto un dibattito pubblico nuovo. Più complesso, perché è cresciuto il numero degli attori in campo. Più veloce, perché caratterizzato da trend di salienza più immediati e potenti. Più globale, perché permeabile a notizie ed avvenimenti che avvengono a centinaia di migliaia di chilometri di distanza. Infine, e non da ultimo, più polarizzato, perché premia posizioni pubbliche più divisive, forti ed emotive.
Per vincere in questa nuova arena è fondamentale da una parte includere nell’attività di public affairs skills di big data management, utilizzare tool analitici in grado di monitorare i flussi online e mettere in campo strumenti capaci di micro-targettizzare i messaggi. Dall’altra risulta vincente possedere a monte una «teoria della mente», ovvero un solido modello di comprensione di desideri, valori, priorità, aspettative e preferenze delle specifiche categorie di persone cui si vuole comunicare.
Per questa ragione FB&Associati ha investito nella creazione di FB Bubbles: una costola della società specializzatasi nel design di campagne di advocacy, capace di inserire, difendere e amplificare un posizionamento di policy nel vortice di un ecosistema così radicalmente cambiato. Ed è sempre per questa ragione che FB Bubbles ha avviato un intenso dialogo con alcuni fra i più autorevoli interpreti del funzionamento del dibattito pubblico contemporaneo.
Una nuova occasione di confronto su questi temi è stata di recente offerta a Milano, con la presentazione de «Gli ingegneri del caos»: l’ultimo libro di Giuliano Da Empoli, storico consigliere di Matteo Renzi nonché presidente del think tank Volta. In questa sede l’autore ha discusso della polarizzazione dell’offerta politica con Fabio Bistoncini e Gian Vittorio Caprara, professore emerito di psicologia alla Sapienza, noto per gli studi sulla segmentazione della personalità che hanno anticipato l’utilizzo in numerose recenti campagne elettorali di quei modelli psicometrici saliti agli onori della cronaca con Cambridge Analytica. La discussione del volume è stato il primo di una serie di futuri approfondimenti, volti a promuovere una cultura dei campaigning e del posizionamento pubblico sempre più aggiornata e qualificata.