Nelle tabelle che seguono viene dato conto delle performance elettorali, in Campania, Liguria, Marche, Puglia, Toscana e Veneto, di Partito democratico, Movimento 5 Stelle, Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, in occasione delle seguenti consultazioni: regionali 2015, politiche 2018, europee 2019, regionali 2020.
Trattandosi di competizioni presidiate da logiche non necessariamente sovrapponibili è utile soffermarsi anzitutto sul confronto tra l’ultima tornata elettorale e quella di cinque anni fa. Nella consultazione regionale, infatti, pesano sicuramente tre fattori: la caratura dei candidati governatore e la relativa capacità di leadership; l’insediamento territoriale delle forze politiche; il ricorso a liste civiche politicamente trasversali e la relativa «voracità».
In appendice un focus sulle due regioni «rosse» chiamate al voto in questo settembre 2020: Marche e Toscana. L’esame comparato rivela in conclusione che a crescere in modo nitido è unicamente Fratelli d’Italia mentre calano Movimento 5 Stelle e Forza Italia. Le regionali 2020 delineano inoltre un risultato di assestamento per la Lega e di tenuta per il Partito democratico.