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Con l’inizio di settembre, si sono ufficialmente avviati gli incontri con i cittadini romani nell’ambito del processo di Dibattito Pubblico relativo alla costruzione del nuovo stadio della AS Roma a Pietralata.
FB & Associati è impegnata insieme a Nomisma e Res publica nell’organizzazione e nella gestione del Dibattito Pubblico, con particolare focus sul coinvolgimento degli stakeholder istituzionali e sulla comunicazione social e media. L’obiettivo del dibattito pubblico, presentato lo scorso 7 settembre dal Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, è proprio quello di creare un’importante occasione di partecipazione, confronto e discussione per tutta la Comunità.
Da qui il nostro orgoglio di far parte, da protagonisti, di questo Dibattito Pubblico – strumento democratico al quale in Italia non si ricorre con frequenza – e la grande sfida che abbiamo voluto cogliere di far crescere progressivamente la partecipazione della cittadinanza con la finalità di garantire il più alto spirito democratico di uno strumento che, pur non essendo vincolante per il Proponente, è senza dubbio utile a valutare le istanze di una così vasta Comunità.
Rimanere trasparenti ed equilibrati, non prendere posizione ma creare un flusso di comunicazione che spinga ad una partecipazione attiva di tutti gli attori coinvolti, verosimilmente anche i tifosi, potrebbe sembrare un’operazione semplice ma in realtà è molto più complessa di quanto si possa immaginare.
Basti pensare che nonostante Roma viva intensamente il calcio e la passione della tifoseria giallorossa sia proverbiale, sono state tante – e cocenti – le delusioni che i tifosi romanisti hanno subito sin dal 1987 quando lo storico Presidente Dino Viola propose il progetto dello stadio della Magliana affiancato dall’allora Sindaco di Roma Nicola Signorello.
Altri due i tentativi falliti: nel 2009, quando l’amato Franco Sensi propose un nuovo stadio che sarebbe dovuto sorgere sull’Aurelia, in zona Massimina, e nel 2012 quando l’americano James Pallotta propose che il nuovo stadio della Roma avrebbe dovuto sostituire l’Ippodromo nell’area di Tor di Valle. 35 anni di proposte che hanno alimentato confronti, sogni e speranze ma hanno anche raccolto polemiche, delusioni e disincanto.
La sfida è quindi grande ma se non lo fosse stata, forse, non staremmo qui a scriverne!