Siamo al quarto numero della rubrica di FB&Associati “Oggi Quirinale” sull’elezione del nuovo Presidente della Repubblica.
Anche il quarto voto, il primo che consente l’elezione a maggioranza assoluta dei componenti, si risolve in un nulla di fatto. La domanda di continuità (della legislatura), condensatasi nelle 166 preferenze per Mattarella, cade nel vuoto. Si fa più forte, rispetto a ieri, ma non viene ancora ascoltata.
Ma è proprio il calcolo a consentire di rompere, per la prima volta, l’impasse. Con la scelta del centro-destra di non ritirare la scheda dichiarando l’astensione, un virtuosismo tattico appunto, la coalizione guidata da Salvini riesce ad esibire compattezza e destrezza, in misura superiore alla realtà delle forze che la compongono e, soprattutto, ai competitor del centro-sinistra allargato ai 5Stelle. Questi ultimi a fine giornata contano i danni: all’appello mancano, infatti, 188 schede bianche. Una debolezza politica destinata a pesare in sede di trattativa.
Guadagnato il centro del gioco spetta ora a Salvini dirigere le operazioni. Ove si intenda proseguire l’esperienza di governo occorre rifarsi ai dettami del suo vertice. E, quindi, per tornare alla conferenza stampa di Draghi del 23 dicembre scorso: «è immaginabile una maggioranza che si spacchi sull’elezione del presidente della Repubblica e si ricomponga magicamente quando è il momento di sostenere il Governo?».
Social e Quirinale
Draghi e Pier Ferdinando Casini restano saldamente in testa anche dopo la terza giornata di voto, seguiti da Moratti in forte calo. Al quarto posto troviamo il nome di Sabino Cassese, che registra un forte balzo in avanti in termini di menzioni dopo l’incontro tenutosi ieri con Matteo Salvini.
Le ultime due posizioni della classifica sono occupate da Giuliano Amato e Franco Frattini, quest’ultimo passato in secondo piano sulla stampa rispetto agli scorsi giorni.
Giorgia Meloni si conferma tra le voci più attive all’interno del dibattito social sul Quirinale, raggiungendo quasi 200k interazioni nelle ultime 24 ore, soprattutto grazie ai contenuti dedicati a Guido Crosetto. A seguire l’ex premier Giuseppe Conte, che rimarca in diretta su Facebook il supporto del Movimento 5 Stelle nei confronti di Draghi a Palazzo Chigi, esprimendo scetticismo sulla possibilità di Casellati Presidente della Repubblica. Su quest’ultima ipotesi è molto più netta la contrarietà di Letta.