⏱ 2 minuti di lettura
“Volare oltre la vista, destinazione inclusione” è il nome del progetto di inclusione lavorativa di persone con disabilità visiva nel settore dell’handling aeroportuale presentato lo scorso 16 maggio a Palazzo Chigi, alla presenza del Ministro per la Disabilità Alessandra Locatelli. L’iniziativa – che nasce dalla collaborazione tra UICI, Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, e Swissport, il leader mondiale dei servizi di handling aeroportuale – prenderà il via con l’inizio della stagione estiva 2024 presso l’aeroporto di Roma Fiumicino.
Oggi le persone con disabilità visiva sono più di 30 milioni in Europa e 1 milione e 500 mila in Italia, con un tasso di disoccupazione ancora preoccupante. Con adeguata formazione, tuttavia, la disabilità visiva non preclude la maggioranza dei percorsi lavorativi. Creare adeguate opportunità e sradicare pregiudizi è solo uno degli aspetti su cui l’UICI lavora ogni giorno, e che FB&Associati è orgogliosa di accompagnare in questo percorso.
Per la prima volta in Italia, 3 persone ipovedenti saranno impiegate in attività di assistenza a terra ai passeggeri. A seguito del percorso di formazione, dal mese di luglio inizieranno a lavorare al settore “Lost & Found” per le attività di ricerca e riconsegna dei bagagli disguidati dello scalo romano, dove Swissport gestisce oltre il 50% dei voli e fornisce assistenza a terra a 35 compagnie aeree, tra cui Ita Airways.
L’ obiettivo è porre le basi per un progetto pilota che, oltre a Fiumicino, possa essere esteso a Milano Linate e agli altri aeroporti in cui Swissport – società leader mondiale per i servizi aeroportuali a terra e per la gestione del trasporto aereo cargo, che conta attualmente 60.000 dipendenti, è attiva in 286 aeroporti, in 44 nazioni e sei continenti – opera, oltre a definire una best practice replicabile negli scali di tutto il mondo.
Questa rappresenta solo l’avvio di una collaborazione duratura e che permetterà ad altre persone con disabilità a poter essere sempre più integrate all’interno del mondo lavorativo. L’attenzione dedicata a questo tema da parte di stakeholder come ENAC, ADR e ITA lascia presagire la possibilità di intraprendere iniziative congiunte e di ottenere un pieno sostegno per la realizzazione di aeroporti sempre più inclusivi.
L’auspicio è che quanto previsto dalla legislazione non sia solo un obbligo, ma anche uno stimolo a individuare concrete opportunità per le persone con disabilità, e questo è lo spirito con cui si intende affrontare la questione per poter rendere l’inclusione una delle parole chiave di Purpose, Vision e Mission di tante aziende.